La storia del rossetto inizia 5.000 anni fa nella città di Ur (oggi Iraq), sulla toeletta della regina sumera Puabi, la prima donna a usare il rossetto. Nel corso dei secoli, il rossetto rosso è stato simbolo di fascino, potere e seduzione (ai tempi dei sumeri nel 2800 a.C ma anche presso gli egizi e nella Roma Imperiale), ma anche di perversione e immoralità (nell’Antica Grecia e nel Medioevo). Quindi il rossetto anche come simbolo. Nel 2018 in Nicaragua, donne e uomini hanno indossato un rossetto rosso come simbolo della loro battaglia per il rilascio di tutti i manifestanti antigovernativi incarcerati ingiustamente, prendendo spunto dall’attivista Marlén Chow, che aveva affrontato tutti i suoi interrogatori a testa alta e con le labbra scarlatte. Lo scorso dicembre, invece, in Cile diecimila donne sono scese in piazza indossando delle bende nere sugli occhi, sciarpe cremisi e labbra fuoco per denunciare i numeri preoccupanti dell’emergenza violenza sessuale nel Paese (ispirando manifestazioni analoghe in tutto il mondo).
Rosso come le Zapatos Rojos di Elina Chauvet e l’urlo disperato delle donne contro il femminicidio e gli abusi domestici. La storia del rossetto rosso è uno spaccato di emancipazione femminile tout court che ancora oggi, con la sua audace e provocatoria bellezza, continua a far sopravvivere la sua eredità e le sue intenzioni più profonde. Quindi il colore rosso come protesta e seduzione.
E infatti è stato scelto il Rosso vino come tendenza 2023. Come ogni settembre, ci si ritrova a voler fare il cambio del beauty case, un po’ come accade con il guardaroba. E se per tutta l’estate abbiamo prediletto sulla bocca nuance calde, come il corallo e il terracotta, o più audaci, come il fucsia e l’arancio, con l’avvicinarsi dell’autunno desideriamo colori più avvolgenti, come un maglione di cashmere. Insomma, vogliamo sentirci come delle persone nuove, favolose anche senza la tintarella tanto agognata in vacanza.
E il bello del make-up, e nello specifico di gloss e rossetti, è che non sono impegnativi come un taglio netto ai capelli o una frangetta sperimentale. La buona notizia è che queste tendenze labbra sono facilissime da replicare e, se non convincono, si rimuovono facilmente con lo struccante e si sperimenta qualcosa di nuovo. Insomma, l’importante è individuare le palette cromatiche che stanno bene con la nostra carnagione e trovare la tonalità di rossetto giusta, per non dire perfetta, per esaltare il viso che piano piano torna al suo colore naturale e che non vive più di rendita grazie alla tintarella.
E per una buona scelta di sperimentazione visitate il sito di Notino che con la descrizione delle varie caratteristiche vi guiderà sulla scelta più giusta

