“Ridateci le nostre ragazze”. Non rubate i nostri sogni, i nostri diritti.
Sono circa 200 le studentesse rapite dai Boko Haram, un gruppo che é contro tutto ciò che proviene dall’occidente e non accetta che le donne possano studiare.
Verso metá aprile hanno rapito le alunne di una scuola, di etá che va dai 9 anni in su, pensate per darle in sposa ai militari o venderle come schiave.
Il mondo si è mobilitato al grido bringbackourgirls, La prima che si è fatta portavoce del movimento di solidarietà è stata Malala Yousafzai, la studentessa pakistana sopravvissuta ad una aggressione da parte di gruppi integralisti che le volevano appunto impedire di andare a scuola.
Uniamoci tutte al grido di “Ridateci le nostre ragazze”. Nessuno ha il diritto di cancellare la nostra vita, le nostre speranze, i nostri sogni. Anch’io aderisco a #bringbackourgirls